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Estrogeni naturali: la natura in aiuto alla donna prima e dopo la menopausa

Considerata la notevole statistica di visite ottenuta in precedenza dall’articolo, la redazione è lieta di riproporre questo articolo seguendo il trend di interesse del pubblico per i problemi di salute femminili

Ormoni femminili e fito-estrogeni

Gli estrogeni sono ormoni rilasciati nel corpo femminile che regola il suo ciclo mestruale. Il sistema endocrino del corpo è responsabile della produzione di questi ormoni. Nell’adolescenza, l’estrogeno svolge un ruolo nello sviluppo del seno di una donna, dei peli corporei e le sue rotondità. Fino alla menopausa, gli estrogeni controllano il ciclo mestruale. I fitoestrogeni o estrogeni alimentari, invece, sono composti naturali presenti nelle piante. Molte di queste piante fanno già parte della dieta di una persona. Gli alimenti a base di soia, tra cui tofu, miso e tempeh contengono la più alta quantità di fitoestrogeni. Altre sostanze che contengono fitoestrogeni includono verdure, alcuni frutti, alcuni cereali e legumi. Quando una persona mangia cibi a base vegetale che contengono fitoestrogeni, possono avere un effetto simile agli estrogeni prodotti dall’organismo. Per questo motivo, i fitoestrogeni sono noti come estrogeni alimentari. I fitoestrogeni imitano gli estrogeni perché la loro struttura chimica è molto simile a quella dell’estradiolo. Tuttavia, i fitoestrogeni non si legano ai recettori degli estrogeni tanto fermamente quanto gli estrogeni prodotti dall’organismo, quindi i loro effetti potrebbero essere più deboli. Quando i fitoestrogeni entrano nel corpo, i recettori degli estrogeni del corpo li trattano come se fossero veri estrogeni. Pertanto, si comportano da interferenti endocrini perché sono sostanze chimiche che interferiscono con la normale funzione ormonale.

Benefici per la salute

I fitoestrogeni possono aiutare a gestire naturalmente gli squilibri ormonali, rendendoli benefici per le donne vicino alla menopausa. I fitoestrogeni possono essere utili per le donne che cercano di riequilibrare i loro ormoni mentre si avvicinano alla menopausa. Durante il periodo in cui una donna raggiunge la menopausa e interrompe le mestruazioni, i livelli di ormone nel suo corpo oscillano e causano una varietà di sintomi. La peri-menopausa di solito inizia negli anni ’40 e dura fino alla menopausa. I sintomi associati includono: vampate di calore, seni teneri, desiderio sessuale inferiore, periodi irregolari, sbalzi d’umore e stanchezza. Questi sintomi possono essere spiacevoli e alcune donne usano la terapia ormonale sostitutiva per controllarli. I fitoestrogeni offrono un’alternativa naturale agli estrogeni sintetici usati nelle terapie ormonali sostitutive. I fitoestrogeni hanno anche una serie di altri potenziali benefici, come descritto di seguito.

  1. Vampate di calore

I fitoestrogeni possono aiutare ad alleviare fastidiose vampate di calore delle donne in menopausa. Nel 2013 è stato condotto uno studio pilota (Crawford SL et al.) che ha consentito di attenuare la frequenza delle vampate di calore con una dose minima di 200 mg una volta al giorno o 100 mg due volte al giorno. Uno studio del 2014 (Girardi F et al.) ha rilevato che i fitoestrogeni riducevano la frequenza delle vampate di calore nelle donne in menopausa, senza gravi effetti collaterali.

  1. Prevenzione dell’osteoporosi

La carenza di estrogeni dopo la menopausa può influire sulla salute delle ossa e causare condizioni come l’osteoporosi. La terapia ormonale sostitutiva (HRT) può aiutare a rimediare a questo e promuovere la resistenza ossea, ma può avere effetti collaterali fastidiosi. I fitoestrogeni possono essere un’alternativa naturale. Uno studio del 2011 ha scoperto che i fitoestrogeni possono aiutare a combattere l’osteoporosi postmenopausale. Tuttavia, i ricercatori hanno notato che c’erano alcuni potenziali effetti collaterali. Altri studi successivi hanno confermato i risultati originali (Tousen et al., 2013; Arcoraci et al., 2017).

  1. Prevenzione del cancro al seno

Ci sono state alcune affermazioni che i fitoestrogeni sono utili per combattere i tumori ormonali, come il cancro al seno. Uno studio del 2009 ha rilevato che il consumo di alimenti a base di soia diminuiva il rischio di morte e recidiva nelle donne con cancro al seno. Gli alimenti a base di soia sono ricchi di fitoestrogeni. Molti studi hanno dimostrato sperimentalmente che la genisteina (il principale isoflavone di soia) inibisce la crescita delle cellule di cancro al seno. La genisteina è un inibitore generale delle tirosin-chinasi: questi enzimi sono necessari per la proliferazione cellulare, specialmente per le cellule tumorali. Tuttavia, un ulteriore studio del 2015 ha suggerito che il ruolo dei fitoestrogeni nella sopravvivenza del cancro al seno è complesso; esso dipende da quale stadio della menopausa si trova una donna. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno se i fitoestrogeni possano svolgere un ruolo utile nella prevenzione e nel trattamento del cancro. I fitoestrogeni non sono appropriati per tutti i tipi di cancro. Chiunque stia prendendo in considerazione l’assunzione di fitoestrogeni dovrebbe prima discuterne con il proprio medico.

  1. Salute cardiovascolare

I fitoestrogeni possono supportare la salute del cuore. Due studi (Reverri et al. 2015; Trimarco et al. 2016) hanno scoperto che i fitoestrogeni hanno aiutato a trattare una condizione che colpisce le arterie e migliorare la salute del cuore nelle donne in post-menopausa. Non c’è da dimenticarsi che fra i fitoestrogeni si annovera il resveratrolo. Questo polifenolo è rappresentato nell’uva, nel vino rosso, nelle arachidi e in alcuni frutti di bosco. Le sue stimate proprietà salutari sull’apparato cardiovascolare sono riconosciute dalla comunità scientifica. È un antiossidante, un modulatore dei processi cellulari di invecchiamento, e fra le sue azioni vi è compresa una parziale azione simil-estrogena. Un trial clinico del 2016 ha valutato l’effetto di integratori a base di resveratrolo sulla circolazione del cervello, le funzioni cerebrali, cognitive, dell’umore e sul benessere generale di una coorte di donne in post-menopausa. Gli effetti sono stati positivi, i ricercatori stimano per una migliore salute del sistema circolatorio sia cerebrale che periferico.

  1. Fitoestrogeni e metabolismo

Evidenze emergenti da modelli pre-clinici hanno suggerito che i fitoestrogeni possono avere una funzione anti-diabetica attraverso percorsi dipendenti ed indipendenti dal recettore per l’estradiolo. Due principali tipi di fitoestrogeni, isoflavoni e lignani sono stati studiati per i loro effetti sul T2D da studi epidemiologici e studi clinici. Gli studi di coorte cross-sezionali e prospettici hanno riportato risultati inconsistenti, che possono essere dovuti alle grandi variazioni nelle diverse popolazioni e agli errori di misurazione nelle prese dietetiche. Studi di intervento a lungo termine che hanno utilizzato integratori di isoflavoni hanno riportato potenziali effetti benefici sui parametri glicemici nelle donne in post-menopausa, mentre i risultati di studi clinici di piccola dimensione a breve termine sono in conflitto. L’altro possibile effetto protettivo per i fitoestrogeni riguarda l’apparato renale. Vi sono evidenze sperimentali che la genisteina protegge i reni dalla tossicità di certi chemioterapici. Qualche studio più recente ha presentato che la genisteina protegge dalle complicanze renali in caso di diabete (Kim e Lim, 2013; Javanbakht et al. 2014).

Alimentazione a tavola

I seguenti gruppi di alimenti sono ricchi di fitoestrogeni:

Prodotti della soia: i prodotti di soia sono i più ricchi di fitoestrogeni;

Noci e semi: semi di girasole, semi di sesamo, mandorle, noci e semi di lino;

Frutta: ricchi di fitoestrogeni sono carote, melograno, fragole, mirtilli e uva.

Verdure: fitoestrogeni ci sono in patate dolci, germogli di erba medica e fagioli mung.

Erbe aromatiche: polifenoli fitoestrogeni ci sono in radice di liquirizia, luppolo, salvia e trifoglio rosso.

Cereali. Cereali che contengono una discreta quantità di fitoestrogeni sono avena, orzo e germe di grano.

Quindi la salute femminile, prima e specialmente dopo la menopausa, può giovare dell’ausilio dei fitoestrogeni. Ma prima di arrivare agli integratori, è possibile trovare aiuto da una sana alimentazione.

  • a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica.

Pubblicazioni scientifiche

Fattah A. J Menopausal Med. 2017 Dec; 23(3):160-165.

Sathyapalan T et al. J Bone Miner Res. 2017; 32(1):157.

Trimarco V et al. Int J Womens Health 2016; 8:581-587.

Evans HM, Howe PR, Wong F. Nutrients 2016; 8(3):150.

Reverri EJ et al. Mol Nutr Food Res. 2015; 59(2):323-33.

Thomas AJ et al. Maturitas. 2014 Aug; 78(4):263-76.

Javanbakht MH et al. Nefrologia. 2014; 34(4):483-90. 

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